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FUOCO

by Repressione

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1.
1312 01:21
Cops... they feed on your fear Supress people year after year Hundred to one, you fuckin dastards Everyone knows that all cops are bastards 1.3.1.2. Everyone's screaming: Fuck you! Cops... they shoot you to death Who are the people you are paid to protect? Hundred to one, you fuckin dastards Everyone knows that all cops are bastards 1.3.1.2. 1.3.1.2. 1.3.1.2. Everyone's screaming: Fuck you!
2.
Quale sacrificio? Per quale bandiera? Quale soluzione? Per quale problema? L'unica guerra è contro chi affama contro lo Stato e il Capitale Non ci lasciamo ingannare Non ci vogliamo scannare gli uni con gli altri, inconsapevoli attori di un circo/carnaio con voi spettatori Combattere un sistema comprende anche rifiutare la sua logica, il suo immaginario. Un rifiuto netto deve essere praticato nei confronti del lessico padronale, e della sua semantica. Rifiutare ogni schema di razza, di genere, di identità preconfezionata. Cercare affinità, far guerra alla guerra, demistificare una cultura classista... ed estendere solidarietà contrastando ogni oppressione
3.
Ferocemente 02:43
Cosa s'è perso? Cosa ci ostina a restare, fermi a fissare in eterno l'esterno? Non vedi che tutto è cambiato? Non noti che è tutto diverso? Che l'attimo giusto velocemente, ferocemente è passato... Se il buio è terrore Io odio la luce Una scatola nera quotidiana, austera di gioie negate giorno per giorno inchiodata routine veglia/sonno La luce è una fiera che acceca, bestia al guinzaglio, nient'altro che una bieca arpia del controllo un faro di una prigione che detta i confini dei sogni e dell'aria. E allora invoco la notte, perchè è chi non teme il buio che vi fa paura. Se il buio è terrore Io odio la luce.
4.
Va ben oltre il mero interesse materiale il motivo vi spinge a sgomberare affinchè povertà sia fallimento, esclusione sociale compimento di uno schema calvinista e del suo ordine morale. Ci vorreste tutti in fila incasellati Condannati A mendicar la polvere e leccar le ossa A strisciare accalcati come serpi in una fossa No, non ci sto! La legalità è un lusso che non ci è concesso Perciò occupare, riappropriarsi senza chiedere permesso Per ogni sgombero sarà una nuova occupazione Voi avrete anche la forza, ma noi abbiamo ragione. Ci vorreste tutti in fila incasellati Affamati A partecipare ad una corsa A sgomitare per un posto in una fossa No, non ci sto!
5.
Non c'è avanguardia, non c'è prospettiva. Non servono più deleghe ai fuochi di una notte. Non voglio soffocare in questa allegra idiozia. La strada è battuta sta a noi riprovare. Mai più senza fucile! La lotta frammenta i bisogni verso quale vittoria? Cento vessilli, cento bandiere... per un metro quadro di gloria. L'idea è che lo scontro non possa rimanere confinato in queste nuove "catene di montaggio" strategiche ma debba essere allargato a tutti i settori d'interesse vitale ... Si tratta di capire che la vita, che il capitalismo troppo spesso ci porta a maledire, può essere bella ... e che il programma della lotta che abbiamo intrapreso non è per una vita migliore, ma per una vita radicalmente diversa.
6.
E se la vita si riducesse in fondo a poco più che questo, come un invisibile filo che attraversa una collana decorata di stenti...rinchiusi da gabbie circolari, tra vortici virtuali, in meccanici rituali dove la libertà si l/imita a/tra un prezzo e una merce, in alto su scaffali... Fuoco... cammina con me! Risplendi in questo cielo, riflesso plumbeo di cemento Manda in fumo tutti i simulacri sacri di questa civiltà di asserviti, volontari schiavi di una dea chiamata proprietà Fuoco Fuoco... cammina con me ...come una scintilla che divampa... Fuoco... cammina con me! Rischiara d'improvviso anni sepolti dall'oblio ritorna nelle strade tra la gente che ti chiama riduci in cenere il padrone che ci affama Fuoco Fuoco... cammina con me
7.
La Pioggia 01:43
Urlare a squarciagola fino a perdere il respiro, contro un muro indifferente che respinge ogni tua spinta. Han dismesso anche la fabbrica dei sorrisi spenti, restan solo tristi gesti a scandire il quotidiano. Che ostile ti consuma come fuoco con candele, illusioni d'ombre e riflessi mai reali. Il tempo spesso assume le sembianze di un progetto, un panopticon cosciente che reprime ogni tuo sforzo. Voi! programmati ad eseguire, a marciar come formiche State attenti! Rifugiatevi perchè noi saremo la pioggia Corroderemo catene, segheremo sbarre, strapperemo codici, bruceranno tribunali. Incepperemo i meccanismi rodati del teatrino, impiccheremo marionette alle dita del loro dio. Non sarà rivoluzione, rivolta o insurrezione ... soltanto lo scoppio di una vita da troppi, per troppo tempo relegata al margine, sospesa soppressa nel ritorno dell'eguale. Voi! Programmati ad eseguire, a marciar come formiche State attenti! Rifugiatevi perchè noi siamo la pioggia.
8.
Parole su parole che disegnano confini, muri alti che sezionano il reale, in legale ed illegale Sordi giudici condannano per tre gradi la tua libertà ogni boccata d'aria è un indizio di pericolosità Contro ogni galera Contro ogni barriera Sfrattati, licenziati, inoccupati, marginali sanciti dalla legge col marchio: criminali Una tetra società con le sbarre nel cervello in una mano il manganello e nell'altra il chiavistello Contro ogni galera Contro ogni barriera
9.
E' tempo di darsi un progetto per il giorno perchè regga la volta del cielo Questo aprile così duro ha il colore dello sterrato tarda a passare e ci costringe spalle al muro al silenzio perchè tutto possa compiersi. L'attesa si è fatta cristallo e a questo soffitto ho inchiodato la paura Nel silenzio della prigione rumore di vetri infranti la notte è passata e il tempo continua l'altalena E questo tempo che galoppa e che non lascia spazio per le favole han posto limiti alle ore al pianto al sorriso alla grandine Nelle celle lampeggia il disprezzo e i denti scricchiolano Nel silenzio della prigione rumore di vetri infranti la notte è passata e il tempo continua l'altalena Osserviamo un muro bianco, un muro duro, un muro granuloso, un muro offensivo In questo paesaggio straniero all'anima -con un muro- vorrebbero spianare le nostre coscienze E' tempo di darsi un progetto per il giorno per pensare per amare odiare e magari vivere la notte e consumarla tutta intorno ad una sola parola Nel silenzio della prigione rumore di vetri infranti la notte è passata e il tempo continua l'altalena E intanto sfuma la luce nel giorno nuovo dalla prigione, irremovibili, scrutiamo la deriva alla ricerca di appigli sacri alla memoria: la nostra storia.
10.
Spero venga la guerra con i suoi orrori e le sue stragi Solo allora capirai che potevi far qualcosa Parlano di benessere di pensare al tuo futuro Ma sarai soltanto tu a pagare i loro errori Per colpa di bastardi viviamo per morire e tu sei come loro incapace di pensare

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released March 13, 2016

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Repressione Bologna, Italy

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